1. Il manto di copertura tradizionale è costituito da coppi. Le gronde sono realizzate con diverse tecnologie a seconda dell’ubicazione e del carattere dell’edificio. Sono frequenti i buttafuori in legno, dai più semplici con un aggetto ridotto alle soluzioni più complesse, con dormienti su mensole per accrescere l’aggetto della gronda. Vi sono poi gronde su aggetti interamente in laterizio modanato e lasciato a vista oppure intonacato e gronde alla romana, i comignoli, infine, pur avendo forme diverse, erano per lo più in mattoni. I nuovi inserimenti sono stati realizzati con materiali diversi ed estranei al lessico costruttivo tradizionale.
Negli edifici rurali il manto di copertura è ovunque in coppi, fatta eccezione per qualche rifacimento recente. I comignoli sono in laterizio e quelli recenti, ancora in laterizio, sono spesso più ridondanti di quelli originari. Le gronde possono avere buttafuori in legno o essere realizzate da elementi aggettanti in laterizio. Interventi sostitutivi hanno comportato l’introduzione di buttafuori sagomati in c.a.. Negli edifici rurali è spesso mancante il pluviale di gronda.
2. Manutenzione ordinaria:
- riparazione delle parti degradate del manto di copertura, utilizzando gli elementi esistenti o sostituendoli con elementi nuovi, di forma e colore analoghi a quelli originari;
- riparazione e consolidamento degli elementi del sottogronda anche con rifacimento parziale, utilizzando tecniche e materiali simili e compatibili con quelli originari;
- riparazione dei pluviali e dei canali di gronda anche con rifacimento parziale, utilizzando elementi in lamiera zincata o in rame a sezione circolare;
- riparazione dei comignoli, utilizzando tecniche e materiali simili a quelli originari.
3. Manutenzione straordinaria:
- rifacimento del manto di copertura utilizzando elementi nuovi di forma e colore analoghi a quelli originari;
- sostituzione o realizzazione del manto di copertura utilizzando elementi in laterizio analoghi a quelli originari;
- rifacimento del sottogronda utilizzando elementi tradizionali (travetti in legno e tavolato prescrivendo che la dimensione dell’aggetto del sottogronda non deve essere ampliata);
- realizzazione di nuovi comignoli, utilizzando tipologie analoghe a quelle tradizionali (in muratura).
4. Divieti. Sono vietati:
- incremento delle dimensioni dell’aggetto di gronda;
- uso di buttafuori in c.a. e in calcestruzzo prefabbricati;
- uso di canali di gronda e pluviali in materiale diverso dal rame o dalla lamiera zincata;
- uso di canali di gronda o pluviali a sezione quadra o rettangolare;
- uso di pluviali interrotti a una certa altezza con acqua a perdere sul terreno;
- uso di comignoli prefabbricati in c.a. o in materiale plastico.