1. Il Piano Regolatore si attua attraverso Piani Attuativi (PA) di iniziativa pubblica o privata (piani particolareggiati, piani di zona per l’edilizia economica e popolare, piani per gli insediamenti produttivi, piani di recupero, piani di lottizzazione convenzionati, programmi di riqualificazione urbana, programmi di recupero urbano e quanto previsto dalla legislazione in materia) e attraverso interventi edilizi diretti, eventualmente subordinati a convenzione.
2. Il Piano Regolatore individua come proprio strumento guida per la successiva progettazione attuativa il Progetto Norma. Qualora sia prevista l’attuazione attraverso intervento edilizio diretto, si intende che essa avviene con rilascio di concessione edilizia conforme alle prescrizioni del Progetto Norma.
3.Gli edifici esistenti e i relativi spazi aperti a pertinenza, individuati puntualmente all’interno di Progetti Norma, Piani Attuativi e Concessioni Convenzionate con interventi diretti di conservazione e recupero (re, rc, rv, ri), non concorrono all’attuazione degli interventi attuativi soprarichiamati. Per gli stessi sono ammessi interventi diretti di conservazione e recupero (re rc rv ri), così come individuati dalle tavole di piano, con esclusione di quelli comportanti cambi di destinazione.
4. In sede d’approvazione dei PA e CC è consentito lo scorporo dal perimetro d’intervento, con conseguente riduzione in percentuale della potenzialità edificatoria, di terreni assolutamente marginali e non funzionali all’attuazione del Piano. Tale scorporo non potrà superare complessivamente il 10 % della superficie territoriale d’intervento e dovrà essere sottoscritto dai proprietari interessati. Le aree scorporate potranno essere utilizzate per gli usi agricoli o a verde privato con possibilità di realizzare superfici semipermeabili o impermeabili esclusivamente per percorsi pedonali e carrabili.
5. Le aree demaniali afferenti a fossi e corsi d’acqua e relative arginature e quelle pertinenti ai tracciati ferroviari, all’interno dei Progetti Norma, Piani Attuativi o Concessioni Convenzionate, non concorrono all’attuazione del Piano, fermi restando gli interventi di sistemazione per esse eventualmente previsti, che dovranno essere preventivamente assentiti dagli Enti proprietari.
6. Ovunque previsto nelle seguenti norme, la stima della pressione ambientale è da intendersi la necessità di Procedere alla Valutazione e Stima delle Pressioni e degli Impatti Ambientali (VaSPIA), la cui disciplina è demandata ad un successivo regolamento attuativo.